Perché questo blog?

................................................................................................................................................................................. Da qualche settimana il nostro insegnante di Italiano ci ha chiesto di leggere il libro "Il mio mondo a testa in giù" di B. Friot. A noi il libro è piaciuto perché racconta storie strampalate. E così ci siamo messi all'opera anche noi con le nostre storie strampalate. Buona lettura! Dagli studenti della prima H sez. 3.0 della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Catania

mercoledì 1 marzo 2023

Il bambino dagli occhi magici

C’era una volta un bambino che viveva in una città di supereroi, ma lui non aveva ancora scoperto il suo super potere. Un giorno andò a scuola e la professoressa aveva assegnato un compito per casa che consisteva nell' imparare ad usare al meglio il proprio potere. Quando il bambino tornò a casa chiese al padre se lo potesse aiutare a scoprire il suo potere. Il papà usò tutti i metodi, ma nessuno funzionò. Rimaneva solo l’ultima prova, quella del bersaglio con i laser. Provò tre volte e non riuscì, ma la quarta volta vide una piccola scintilla uscire dai suoi occhi, questo gli fece venire voglia di continuare a provare e dopo un po’ di tentativi riuscì a bucare il bersaglio e rimase sbalordito. Il giorno dopo a scuola tutti mostrarono il proprio potere, rimase solo lui a non averlo mostrato, ma dato che la prof conosceva il suo problema decise di non chiamarlo. Ma il ragazzo volle provare e oltre al laser dagli occhi, riuscì a spiccare il volo. Quando tornò a casa andò da suo padre e gli disse che la verifica era andata benissimo e che aveva scoperto un altro potere, spiccò così il volo e suo padre rimase sbalordito e corse a chiamare la madre; dopo che i due si recarono in giardino videro il figlio con una gamba ferita, e raccontò che quando il padre se ne era andato un’aquila gli aveva dato un morso ed era caduto. I suoi genitori erano molto dispiaciuti soprattutto il padre che si sentiva in colpa. Il bambino stette un mese a casa e quando ritornò a scuola, i suoi compagni lo presero in giro perché pensavano che aveva finto di avere questi due super poteri. Lui disse quello che era accaduto il mese prima, e i suoi compagni si scusarono e da quel momento i bambini non lo presero più in giro per il suo potere.

Gabriele Marino



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