C’era una volta, un bambino, che aveva tanta immaginazione. Quando faceva i compiti, scriveva una parola, chiudeva gli occhi e immaginava, che la parola prendesse vita. Un giorno mentre faceva i compiti di matematica, disegnò una tartaruga, all’estremità del foglio, la chiamò: “Mangia Carta”. La mattina dopo, quando la maestra gli chiese i compiti di matematica, lui aprì il quaderno e trovò, la tartaruga con in bocca le operazioni. La maestra gli disse: “Che cos’è, uno scherzo?”. Il bambino, con le lacrime agli occhi disse: “n-n-no-o”. La sera stessa, strappò la pagina con la tartaruga e sulla pagina successiva, fece altre operazioni. Appena la maestra, gli chiese le operazioni, lui aprì il quaderno e trovò, nuovamente, la tartaruga con in bocca le operazioni. Stavolta la maestra gli mise una nota. Lui comprò un nuovo quaderno, ma la tartaruga rimase. Così decise di disegnare tante foglie di lattuga, il giorno dopo, quando la maestra, gli chiese i compiti, c’erano tutte le operazioni e c’era anche la tartaruga, che dormiva in un piccolo angolino del foglio, a pancia piena. Prese 10 e fu molto soddisfatto.
Serena Zappalà
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